sabato 3 marzo 2012

abitare e undo



Storie dal C.E.P. Village, inaugurato il 28 febbraio a Bologna, è un progetto nato un anno fa dalla collaborazione tra il fotografo Giuseppe De Mattia e la disegnatrice Cristina Portolano, entrambi interessati all’immagine e alla sua valenza come “testimonianza visiva”. Giuseppe De Mattia, nato e cresciuto a Bari, aveva in testa un progetto sulla sua terra, sui suoi luoghi e sul disagio nel vederli sempre più degradarsi. Coinvolgendo Cristina Portolano, che ha un suo personale interesse sia per questo tipo di progetti che per la fotografia, ha cercato di dare una “forma” a questa idea. Insieme hanno fatto un breve viaggio nell’estate del 2010, esplorando diversi luoghi sulla costa a sud est di Bari, dove un tempo alcuni accessi al mare erano chiusi da una serie di cancelli e costruzioni abusive. I racconti della giovane fumettista sono liberamente ispirati a certi fatti dell’infanzia di Giuseppe in quei posti. Le storie vogliono ripercorrere in maniera cronologica un’antropologia di quegli stessi luoghi che De Mattia ha fotografato, abitandoli e rendendoli vivi. Alcuni sono ambientati negli anni ’80, anni in cui questi cancelli e queste abitazioni erano uno sbarramento (anche visivo) all’accesso al mare. Le fotografie di Storie dal C.E.P. Village sono una riflessione su una sorta di archeologia dell’abusivismo, in quei luoghi cari all’autore, dove l’erosione dovuta alla salsedine marina ha lasciato dei “Giacometti” di ruggine a metà strada tra una rovina e una scultura.






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